attenti alle ragazze

di Tony Blundell, il Barbagianni editore, 2020

La storia

Era una notte buia e tempestosa nel profondo della foresta e un lupo affamato era seduto nella sua caverna a leggere un libro che parlava di nonne e bambine.

Il lupo non sapeva leggere molto bene, ma le sole immagini gli misero una gran fame…

E gli fecero venire un’idea geniale!

Così, la mattina seguente, il lupo trotterellò deciso lungo il sentiero che portava fuori dalla foresta e bussò alla porta di una casetta dove viveva una bambina.

La bambina aprì la porta quel poco che bastava per squadrare il lupo dalla testa alle zampe.

«Ciao piccolina» disse il lupo. «Sono la tua nonnina e sono qui per la colazione. Posso entrare?»

Il cane della bambina cominciò ad abbaiare «LUPO, LUPO, LUUPO.».

«Sta buono, Rexy» disse la bambina.

Quindi rivolse al lupo un’occhiata lunga e pensierosa e disse: «Non credo proprio che tu sia la mia nonnina, perché lei indose sempre un ampio vestito grazioso e fiorito e per colazione mi porta sempre un cesto pieno di uova fresche, un barattolo stracolmo di miele e una pagnotta calda e croccante!».

Detto ciò, sbatté la porta in faccia al lupo. 

«Ah, è così che fa?» disse il lupo che subito si corresse: «Ah, è così che faccio?». E corse via lungo il sentiero per rimediare alla faccenda.

Quando il lupo tornò nella caverna, frugò in ogni scatola e baule…

..finché non trovò un ampio vestito grazioso e fiorito

a sua nonna appartenuto…

…e a fatica ci si infilò!

 

Poi fece un salto all’alveare…

…al pollaio…

…e dal fornaio!

Presto il lupo tornò a bussare alla porta della casetta.

«Ciao piccolina» disse. «Sono la tua nonnina e porto un ampio esito grazioso e fiorito, un cesto di miele caldo e croccante, un barattolo di uova e una pagnotta stracolma.

«Sono venuta per il pranzo, posso entrare?»

La bambina prese il cestino e annusò golosa il pane caldo.

Il suo cagnolino saltava su

e giù in continuazione

abbaiando «LUPO-LUPO-LUUUPO!».

«Oh, Rexy, dai, sta’ buono» disse la bambina.

Poi rivolse al lupo un’occhiata lunga e pensierosa e disse: «Non credo proprio che tu sia la mia nonnina, perché lei indossa sempre un gran copricapo sfarzoso e piumato e per pranzo mi porta sempre una squisita zuppa inglese!».

Detto ciò, sbatté la porta in faccia al lupo.

«Così farò anch’io!» disse il lupo, che cominciava a capire il giochetto.

E corse via lungo il sentiero per rimediare alla faccenda.

Quando il lupo tornò nella caverna, squarciò tutti i suoi cuscini…

…finché non ebbe abbastanza piume per realizzare un gran copricapo sfarzoso e piumato.

Poi prese frullatore…

…ciotola e farina…

…e frullò

fino a ottenere una squisita zuppa inglese!

Non molto tempo dopo, il lupo bussò di nuovo alla porta della casetta.

«Ciao piccolina» disse. «Sono la tua nonnina e porto un ampio vestito piumato, uno squisito copricapo fiorito e una sfarzosa zuppa inglese. Sono venuta per la merenda, posso entrare?»

La bambina prese la ciotola di zuppa inglese e vi immerse il dito. «Mmm» disse «squisita.».

Rexy stava diventando ripetitivo «LUPO-LUPO-LUPO-LUPO-LUUUUUPO!».

«Rexy, non essere così sciocco!» disse la bambina.

Poi rivolse di nuovo al lupo un’occhiata lunga e pensierosa e disse: «Non credo proprio che tu sia la mia nonnina, perché lei indossa sempre scarpe rosso fuoco con tacchi alti non poco, e per merenda mi porta sempre un sacchetto di caramelle gommose e una grande torta al cioccolato…

Ah, e dei croccantini per Rexy!» aggiunse.

Detto ciò, sbatté di nuovo la porta in faccia al lupo.

«Oh certo, devo essermene dimenticata» ringhiò il lupo tra i denti e si mise di nuovo in marcia per rimediare alla faccenda.

Quando il lupo tornò nella caverna, frugò di nuovo in ogni scatola e baule…

…finché non trovò un paio di scarpe rosso fuoco con tacchi alti non poco…

…e a fatica ci infilò le zampe.

Poi preparò le caramelle gommose…

…e una grande torta al cioccolato…

…senza dimenticare i croccantini per cani!

Era un lupo piuttosto stanco e appiccicoso quello che bussò di nuovo alla porta della casetta.

«Ciao piccolina» disse. «Sono la tua nonnina con un ampio vestito gommoso, un copricapo rosso fuoco, graziose scarpe di cioccolato, un sacchetto di caramelle piumate e una grande torta col tacco. Sono venuta per la cena, posso entrare?»

«LUPO-LUPO-LUPO-LUPO-LUPO-LUPO-LUPO-LUUUUUUUUPO!» ululò Rexy.

«E i croccantini per Rexy?» chiese la bambina.

“Oh sì, certo!» sbuffo il lupo mentre glieli consegnava.

«Ora posso entrare?»

«Beh» disse la bambina, rivolgendo al lupo la solita occhiata lunga e pensierosa «continuo a pensare che tu non sia la mia nonnina, perché lei porta sempre con sé una pietra pesante dalla forma tondeggiante e un bel mucchio di palloncini legati alla coda!».

Detto ciò, sbatté la porta in faccia al lupo.

«Quanto sono strane certe nonne» borbottò il lupo ciondolando lungo il sentiero sui tacchi alti.

«Nonna o no» ringhiò la prossima volta che busserò a quella porta, per me sarà l’ora di cena!».

Quando il lupo tornò nella foresta, si mise alla ricerca della pietra più pesante dalla forma tondeggiante che potesse trasportare…

…Poi barcollò verso la città, comprò dei palloni…

…e se li attaccò tutti alla coda.

Dopo un bel po’ di tempo il lupo bussò esausto alla porta della casetta, con un grosso masso in braccio e un bel mucchio di palloncini legati alla coda.

«Ciao piccolina» ansimò. «Sono la tua nonnina e… »

«Ciao nonnina, che bello vederti!» disse la bambina.

«Entra a mangiare qualcosa.»

«Fantastico!» sussultò il lupo.

«Oh, ma prima, metti giù quella pietra, sembra così pesante!»

E così il lupo la lasciò cadere.

In un attimo, i palloncini cominciarono a sollevare inesorabilmente il lupo verso il cielo.

«Vai già via, nonnina?» chiese la bambina. «Che peccato!»

E rientrò per gustare la sua merenda a base di pane e miele, torta al cioccolato e una squisita zuppa inglese.

Il lupo andava su, sempre più su.

Su sopra gli alberi.

Su sopra la foresta.

Su e ancora su, fino a quando non divenne che un puntino in mezzo al cielo!

Ancora adesso, durante certe notti limpide, una strana sagoma attraversa la luna e, se si fa attenzione, si riesce a sentire un rumore lontano di denti che digrignano e di una pancia vuota… che non smette di brontolare!

Fine

 

Perchè Attenti alle ragazze

….

A chi è rivolta

Bambine e bambini dai 6 anni in su.

Analisi del testo

  • Rapporto testo illustrazioni: le illustrazioni accompagnano il testo
  • Qualità del disegno e uso dei colori: il disegno è curato nel tratto e nella coloritura, molto vivace; spesso su fondo bianco per far risaltare i personaggi; i disegni occupano due terzi della pagina, in alcune pagine c’è un solo disegno, in altre illustrano parti del racconto.
  • Struttura/Schema narrativo: classico (situazione iniziale, esordio, complicazione – più volte ripetuta – sviluppo – conclusione) – Commedia degli equivoci
  • Gli eventi: raccontati in ordine cronologico, riconoscibile per gli indicatori temporali connessi a momenti della giornata (colazione, pranzo, merenda, cena).
  • I nessi presenti: (tempo, luogo, causa/effetto, additivi, contrastivi) collegano i diversi eventi della storia.
  • Sequenze: alternanza di sequenze narrative, descrittive, dialogate, miste, riflessive.
  • Sceneggiature: fantastica (il lupo parla, ha una casa con molte cose “umane”, si traveste, cucina…); la storia è narrata in tempo reale, il tempo della storia coincide con il tempo del racconto.
  • Incipit e finale: apertura classica (si rifà agli incipit di Snoopy) – individua un momento di svolta e di epifania nella vita del lupo; il culmine della storia è chiaro e il finale inaspettato.
  • Accorgimenti per incuriosire il lettore: Il testo presenta situazioni che si ripetono ma che ogni volta si accrescono di particolari; inoltre le parole (sostantivi e aggettivi) sono abbinate prima in modo corretto, poi in modo “scorretto” rispetto alla prima enunciazione; rovesciamento degli stereotipi
  • Presenza di ripetizioni: le ripetizioni sono in realtà variazioni linguistiche di quanto enunciato dalla bambina: i nomi degli abiti, degli accessori, del cibo sono dapprima separati e collegati ad azioni precise, poi ripetuti con abbinamenti diversi.
  • Presenza di discorso diretto o indiretto: discorso diretto e monologo interiore.
  • Impatto emotivo: il testo diverte e incuriosisce, sorprende il lettore.
  • Strutture del parlato (oral) e Fonetiche (aural): memorizzabili perché seguono strutture identiche pur nella loro additività, chunks (formule di saluto iniziale, inizio della risposta della bambina, ululato del cane, chiusura di ogni scena, introduzione alle variazioni delle scene) – (Ciao piccolina, sono la tua nonnina e sono qui per …Posso entrare? – rivolse al lupo un’occhiata lunga e pensierosa – Non credo proprio che tu sia la mia nonnina…Detto ciò sbattè la porta in faccia al lupo – rimediare alla faccenda…); rime interne.
  • Accorgimenti usati per mantenere viva l’attenzione del lettore: giochi di parole, rappresentazione dei suoni in stampato maiuscolo; accorgimenti tipografici (scritte rientranti nelle pagine che descrivono le diverse azioni del lupo per adeguarsi alle richieste);
  • Ritmo: incalzante.
  • Convenzioni della scrittura e risorse tipografiche: il testo è scritto in stampato minuscolo, salvo l’ululato del cane, rappresentato con lo stampato maiuscolo; punteggiatura convenzionale, uso di caporali per il discorso diretto.
  • Lessico: concreto ma piuttosto ricercato nell’uso degli aggettivi, di nomi e verbi che spesso sono ripetuti, creando il presupposto per essere appresi; sono presenti espressioni fisse (porta in faccia; a fatica, la mattina seguente)
  • Grammatica del testo:
    1. Modi e tempi verbali: indicativo presente, passato prossimo nel dialogo; passato remoto nella narrazione; congiuntivo presente nel dialogo (esprime dubbio); verbi modali; imperativo presente (invito); verbi di movimento, di interlocuzione, stativi;
    2. Avverbi: di tempo, luogo, causa/effetto, modo; negazione, affermazione, dubbio; punteggiano in testo per ribadire il passaggio di tempo e l’interazione tra i personaggi;
    3. Coesione: pronomi, preposizioni, avverbi (frasi coordinate e subordinate);
       1. La referenza: i pronomi lo, gli, ne, …: come trattarli?

Schema Teberosky

  1. Quali caratteristiche di questo testo narrativo rendono possibile la sua ripetizione?
    – Le situazioni che si ripetono e il collegamento a momenti convenzionali di suddivisione del tempo(colazione, pranzo, merenda, cena)
  2. La storia presenta un ordine convenzionale degli eventi?
    – Gli eventi seguono un ordine convenzionale (prima, poi, dopo)
  3. Gli eventi sono connessi in questa storia da un rapporto causa-effetto?
    – Sì: il lupo va dalla bambina per mangiarla, lei fa delle richieste e, di conseguenza, il lupo si adegua.
    – La storia è circolare.
  4. Qual è il punto iniziale e il culmine della storia?
    – Il lupo legge un libro illustrato su nonne e bambine e gli viene un’idea; il culmine è quando la bambina lo convince a portare una pietra e dei palloncini legati alla coda.
  5. Come si presentano e vengono descritti i personaggi?
    – I personaggi sono introdotti uno per volta, descritti attraverso le azioni e le parole che dicono.
  6. La storia produce emozioni?
    – Sì, produce divertimento per le situazioni che si ripetono, le richieste della bambina e il linguaggio usato dal lupo.
  7. Quali dispositivi di presentazione attirano l’attenzione dell’uditorio?
    – Il tipo di linguaggio, le rime interne, i modi di dire.
  8. Contiene discorso diretto, discorso indiretto?
    – Sì, soprattutto diretto e monologhi.
  9. Il testo include risorse multimodali di presentazione? Ci sono risorse tipografiche?
    – Il testo ha belle illustrazioni; sono reperibili su YouTube letture del testo ad alta voce (Teresa Porcella)
  10. Qual è la relazione tra il testo e le illustrazioni: coincidono, si completano o si contrappongono?
    – Le illustrazioni accompagnano e completano il testo
  11. Ha relazioni di intertestualità (allusione, imitazione) con altri testi?
    – Relazione (ma con rovesciamento della situazione) con la fiaba di Cappuccetto Rosso
  12. Qual è la finzione?
    – Il lupo parla, ha armadi e accessori.
  13. Come si presenta il discorso narrativo dal punto di vista lessicale, grammaticale e discorsivo?
    – Il testo è scorrevole, interessante; il lessico è curato, soprattutto nell’uso di verbi e aggettivi. Sono presenti espressioni fisse, dialogo.
  14. Inoltre, con quale aspetto della lingua si relaziona?
    – Con l’aspetto espressivo e persuasivo (conativo)

I percorsi

I moduli

Le immagini del lessico

Indice

STORIE PER

CON LE PAROLE

Il metodo

Obbiettivi e destinatari

Contributi teorici

Il metodo applicato

Le storie

Percorsi e storie

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